Laboratorio professionale

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  • Durante il Laboratorio BILI vengono trattate delle tematiche professionali;
  • A partire dall’anno scolastico 2010/2011 per l’indirizzo OSA handicap e da settembre 2011 esteso ad entrambi gli indirizzi;
  • A partire dall'anno scolastico 2013/2014 approccio alle cure per le classi OSS2 e approccio alle cure e agli AMT per una classe OSS3;
  • 2 ore ogni 2 settimane in doppia docenza con i docenti di tedesco nelle ore di tedesco.

 

  • Motivazione:
    • Per aumentare il vocabolario e migliorare la padronanza della lingua tedesca:
    • Per avere una maggior sensibilizzazione ed attenzione verso il mondo del lavoro;
    • Per aumentare le competenze sociali e personali;
    • Per avere una visione globale della Svizzera per quanto concerne le sue diverse culture;
    • Per poter svolgere uno degli stage previsti dalla formazione in Svizzera interna.

 

  • Alcuni argomenti trattati:
    • Das Erarbeiten von Instruktionen in berufsbezogenen Themen (Handicap und Kinderbereuung);
    • Das Erarbeiten einer Aktivität für die Zielgruppe (Handicap und Kinderbetreuung);
    • Einen Ausflug organisieren in Bezug auf die Zielgruppe (Nottwil, blinde Kuh, Kinderdorf Pestalozzi usw.);
    • Die Gesprächsführung;
    • Die Eigen- und die Fremdbewertung;
    • Die Politik und das Tagesgeschehen;
    • Die Ökologie;
    • Die Pflegemethoden.

 

“Le lezioni BILI puntano molto sulla pratica professionale e sul "buttarsi". L'importante é non stare in silenzio, imparare a non avere vergogna ed esprimersi, inizialmente non importa in che lingua, ma il bello é notare che sempre di più il tedesco entra a far parte del modo in cui ci esprimiamo. Nella lezione bili non c'é [molta] correzione, non c'é [tanta] grammatica, bensì nozioni utili per il professionale e la vita di tutti i giorni” (Laura)

“Con la gita che abbiamo effettuato a Zurigo sono stata in grado di capire come vive la sua quotidianità una persona cieca o ipovedente” (Marzia)

“La gita a Zurigo mi ha fatto capire circa come devo fare per interagire con le persone ipovedenti (fare attenzione, dire loro tutto quello che stiamo facendo,..) Oppure i colori mi serviranno a decorare una stanza di un paziente a dipendenza del suo stato d'animo,...” (Michela)